Volume XII – XII Concorso 1976. Il ruolo delle Regioni nella disciplina e gestione del territorio, a cura di Ardea Ferrero, A. Giuffré, Milano 1979.
Le monografie presentate per l’undicesimo Concorso Nazionale avevano evidenziato come l’esperienza urbanistica delle altre nazioni europee si era da tempo indirizzata, senza possibilità di ritorno, verso l’ambito regionale. Ovunque si era compreso che la scala nazionale non era in grado di operare un adeguato controllo, né di costituire un motore per lo sviluppo locale. Il livello nazionale poteva, al massimo, individuare una politica di indirizzo generale; l’operatività pratica, rispettosa delle componenti culturali endogene delle singole realtà storiche e socio–economiche che componevano la nazione, doveva trovare quindi il suo punto di riferimento in una realtà politica ed amministrativa diversa da quella accentrata dello Stato sovrano.
Lo Stato, in quasi trenta anni di pratica “transitoria” ed in attesa che il modello di società prefigurata dalla Costituzione trovasse la sua attuazione con l’attribuzione di competenze specifiche alle nascenti realtà politico-amministrative regionali, aveva dimostrato di non essere in grado di gestire correttamente le istanze territoriali ed urbane provenienti dalle singole realtà locali, non riuscendo a comprenderne appieno i significati e la reale portata.