Volume XXX – La città. La crisi, le ragioni, i rimedi. Tomo Sesto, Corrado Beguinot e a cura di, Giannini, Napoli 2009.
Questo volume dedicato alla città raccoglie la storia, i risultati e le prospettive del lungo percorso di ricerca della Fondazione Aldo Della Rocca che converge, nella transizione dal XX al XXI secolo, sul tema della città e, in particolare, della città contemporanea complessa, cablata e interconnessa, multietnica e multiculturale, industriale e postindustriale, …inesorabilmente in crisi.
La Fondazione ha celebrato il suo primo cinquantennio di attività con gli studi sulla città interetnica e cablata e con l’attività formativa che, sulla scorta delle esperienze di due master per manager della città interetnica e cablata, confluirà nel Corso di Laurea Magistrale in “Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale. Governo delle Trasformazioni Urbane della Città Europea Interetnica Cablata”.
Il secondo cinquantennio di attività, che celebreremo nel 2058, si apre con gli studi tesi alla definizione delle risposte progettuali che si possono offrire alla città di oggi per adeguarla al mutamento della società urbana del Vecchio Continente, sempre più multiculturale e multietnica.
La città contemporanea si trova di fronte ad una svolta epocale; gli effetti della globalizzazione dei fenomeni macroeconomici e della innovazione tecnologica nelle funzioni e nelle mere attività si riverberano sui contesti più disparati generando una esponenziale accelerazione delle trasformazioni urbane.
È indispensabile riflettere sullo scenario rappresentato da un mondo di città, la tendenza all’urbanizzazione è inequivocabile e ineludibile ed è necessario farlo mettendo in gioco saperi ed idee provenienti da settori disciplinari diversi e culture diverse.
La parola chiave è la diversità; questa è stata la matrice generativa della città nella storia ed è oggi, insieme, una risorsa ed un problema. Le diversità etniche, culturali, sociali, religiose, di genere, e così via, costituiscono uno degli elementi fondanti della città contemporanea e, sovente, sfociano nel conflitto, nella diffidenza, nell’incomunicabilità, concorrendo ad abbassare la qualità della vita urbana.
Dal XXX volume della Collana, che apre il nuovo percorso di studi sulla città, sulla crisi della città, sulle ragioni della crisi e sui rimedi possibili, al XXXI volume dal titolo “The City. Crises, Causes, Remedies… for an UN Event” che va oltre la crisi per disegnare la città del presente e del futuro. I contenuti del XXXI Volume, integralmente riportato in questo sito, sono stati sottoposti alle Agenzie del mondo ONU che hanno promosso un Evento a New York (28 settembre 2009) per una auspicabile “risoluzione” delle Nazioni Unite sul tema della città del XXI secolo.
Il focus sulla città si apre con una riflessione generale sulle ragioni che hanno condotto la più diffusa tipologia d’insediamento umano ad una crisi che sembra non dare spazio a quella speranza di una vita migliore che ne è stata da sempre il motore dello sviluppo. La constatazione dell’acuirsi della crisi e del diffondersi di un allarme sociale ed istituzionale in merito ha indotto ad affrontare questo tema da molteplici angolazioni e con un intento propositivo ed operativo. Corrado Beguinot ha, infatti, invitato un gruppo nutrito di “amici della Fondazione Della Rocca” a riferire le proprie riflessioni sulla città. A partire da queste si sviluppa un approccio che si dipana intorno al concetto di città quale summa delle diverse espressioni di insediamento umano e luogo nel quale si massimizzano problemi, contraddizioni, conflitti, ma anche creatività, cultura, complessità.
L’incapacità di dispiegare una azione politica efficace – in grado di affrontare la crescente complessità urbana – e l’accelerazione del mutamento sociale, culturale, relazionale e materiale – di una città figlia dei fenomeni della globalizzazione e innervata (ma non governata) dai prodotti dell’innovazione tecnologica – sono le principali ragioni della nuova questione urbana che si sta configurando. Riflettendo su questi temi-problema – che investono il nord ed il sud del mondo e che si stanno configurando senza che si fossero mai sciolti i nodi del dibattito storico – si evidenzia il ruolo di un nuovo approccio progettuale, all’insegna dell’architettura del dialogo, nell’affrontare i problemi emergenti in una prospettiva di lungo termine.