Volume XXV – XXIV Concorso 2003. Città di genti e culture. Da “Megaride ’94” alla città interetnica (Europea). Riflessioni (dal 18 giugno 2002), a cura di Corrado Beguinot, Giannini, Napoli 2003.
Le città europee, dopo secoli di lente trasformazioni, nella seconda metà del XX Secolo, hanno vissuto una stagione di frenetici mutamenti indotti dalle necessità di ricostruzione post-bellica, dalla crescita demografica, dallo sviluppo economico e favoriti dal progresso tecnologico.
Attualmente, oltre l’ottanta per cento della popolazione europea vive in una città diffusa trans-nazionale i cui confini, non più distinguibili, si confondono in una campagna urbanizzata, altrettanto indistinta.
Questa macro regione urbanizzata è tra le più ricche e tecnologicamente avanzate del pianeta anche se presenta alcune aree in relativo ritardo di sviluppo. Si tratta di un sistema territoriale complesso e vasto che riceve sollecitazioni dal sistema complessivo di cui fa parte, a causa delle dinamiche di globalizzazione ed interdipendenza mondiale dei fenomeni.
Dal Nord Africa, dall’Est europeo, dalla lontana Asia e dalla Cina in particolare, le spinte migratorie si susseguono e si moltiplicano in forma sempre più massiccia ponendo istanze varie alle quali solo gli organismi sovranazionali possono dare una risposta corretta ed, ancora oggi, tempestiva.
Il popolo europeo è destinato a configurarsi, sempre più, come un’unica comunità urbana, che pone una nuova domanda, in termini quantitativi e qualitativi, di città ovvero di luoghi, di funzioni, di valori, di differenze.
L’Unione Europea è chiamata a rispondere alla istanza posta da questa comunità in rapida evoluzione, caratterizzata dalla forzata compresenza di popoli, culture, lingue e religioni differenti, costretti a convivere in un territorio e secondo modelli di sviluppo già inadeguati allorquando le storiche città europee non erano state ancora interessate da queste pressioni esterne.
I progettisti della città del futuro dovranno organizzare un nuovo modello di città europea interetnica in cui possa attuarsi una convivenza pacifica, civile e colta di razze diverse, inseguendo l’utopia urbana disegnata nel 1994 a Napoli dalla Carta di Megaride: la città cablata, città della pace, città della scienza, città della convivenza tra le differenze.
Le riflessioni raccolte, fin dall’incontro del 18 giugno 2002, promosso dalla Fondazione a Roma in Palazzo Baldassini, fanno parte di questo volume, che è stato integrato da un DVD-Rom e un VHS con ulteriori, numerose interviste a studiosi della città e della sua sostenibilità.
Il volume ed il DVD costituiscono, insieme ai volumi XXVI e XXVII e relativo DVD di interviste, i “libri di testo” del primo e del secondo Corso sperimentale di Alta Formazione tesi alla definizione di una nuova figura professionale, idonea a collaborare al Governo delle Trasformazioni nella Città Interetnica Europea”.